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Lavoro e welfare

Beni e servizi ai dipendenti detassati fino a 3000 euro

Innalzato il tetto per i cosiddetti “fringe benefit” (come auto, cellulare o voucher): per erogarli c’è tempo fino al 12 gennaio 2023

Pietro BiancoResponsabile Area Societario e Tributario
fringe benefit 2022

Bonus aziendali a dipendenti e collaboratori, sale da 600 a 3000 euro il tetto dei cosiddetti fringe benefit detassati che le imprese possono scegliere di riconoscere al personale più meritevole, per far fronte agli aumenti dei costi di luce, acqua e gas.

Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri approvando il Decreto Aiuti Quater, secondo il quale c’è tempo fino al 12 gennaio 2023 per l’erogazione del contributo, l’entità del quale è esente da qualsiasi imposizione fiscale sia per il datore di lavoro che per il lavoratore che lo riceve.

Si considerano fringe benefit le erogazioni sotto forma di beni e servizi (come l’auto aziendale, il cellulare o il nido aziendale) ma anche buoni e voucher (per esempio buoni carburante o buoni spesa) che vengono assegnati come premio ad personam e incentivo alla fidelizzazione.

La soglia di 3000 euro vale naturalmente per il solo anno 2022; per i premi maturati per il 2023 la soglia del contributo detassato tornerà alla cifra di 258,23 euro.

Riassumiamo qui di seguito i punti più importanti della misura.

Che cos’è il fringe benefit da 3000 euro

Si tratta di un contributo concedibile, limitatamente all’anno 2022, dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti. Di fatto non è un vero e proprio bonus, ma un innalzamento della soglia massima legata al welfare aziendale. In altre parole, è una forma di retribuzione non in denaro che si aggiunge allo stipendio; tale importo non è tassabile e non è oggetto di contribuzione perché non è considerato come reddito imponibile. Il contributo è riconosciuto facoltativamente, non è obbligatorio. 

Fringe benefit, anche per lavoratori assimilati

Il contributo detassato fino a 3000 euro po' essere riconosciuto anche ai precettori di reddito da lavoro assimilato a quello da dipendente (senza limiti di reddito), come:

  • collaboratori tipo CO.CO.CO, amministratori, lavoratori autonomi occasionali;
  • altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come per esempio i tirocinanti.

Chi può ricevere il Benefit 3000 euro?

Il benefit 3000 euro è una scelta del datore di lavoro, che può assegnarlo “ad personam”. Destinatari sono tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Sono considerati datori di lavoro, in caso si avvalgano di dipendenti privati, anche gli studi professionali, i lavoratori autonomi, gli enti pubblici economici e i soggetti che non svolgono un’attività commerciale.

Il benefit copre gli aumenti

Grazie al bonus 3000 euro è possibile coprire i costi di bollette della luce, del gas e dell’acqua che il lavoratore ha pagato nel corso del 2022. Sono pertanto incluse solo ed esclusivamente le bollette riferite alle utenze domestiche. Attenzione, inoltre, che le somme erogate per il rimborso delle utenze domestiche devono essere dell’energia elettrica, del gas naturale e del servizio idrico integrato. 

Come richiedere il benefit 3000 euro

Non sono necessarie domande per l’ottenimento del bonus. È il datore di lavoro che, su sua libera iniziativa, può decidere di attribuire il benefit incrementando di fatto la retribuzione senza dover pagare tasse e contributi. Gli importi dovuti sono quindi erogati direttamente in busta paga al lavoratore dipendente, a fronte della prova del pagamento delle fatture acqua, luce e gas 2022. È compito del datore di lavoro verificare che i documenti giustificativi siano corretti e rientrino effettivamente nell’agevolazione.

Fino a quando è valido il benefit 3000 euro?

Il benefit può essere concesso dal datore di lavoro fino al 12 gennaio 2023. Dal primo gennaio 2023, i datori di lavoro potranno concedere altri aiuti economici esentasse, come i buoni acquisto, ma con la soglia dei canonici 258,23 euro, salvo altre decisioni che verranno eventualmente prese dal Governo in futuro.


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Foto Freepik

Pietro Bianco
Pietro BiancoResponsabile Area Societario e Tributario

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