Il decreto aiuti è ufficialmente in Gazzetta Ufficiale: la pubblicazione lo rende in vigore a tutti gli effetti da oggi, andando a confermare buona parte delle indicazioni contenute nelle prime versioni, ma con importanti novità. Accolte molte delle richieste specifiche di CNA soprattutto per super bonus e crediti d’imposta.
Le misure approvate sono sia interventi diretti a beneficio di famiglie ed imprese che la proroga di interventi passati, uno su tutti il taglio delle accise. Il tutto per un investimento di più di 12 miliardi. Fra i provvedimenti che più hanno fatto notizia vi è sicuramente l’assegno per lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro di 200 euro per contribuire alle spese dovute al caro prezzi.
Tra le novità più interessanti per le imprese, un fondo di 130 milioni di euro da assegnare tramite contributi a fondi perduto per le ripercussioni economiche negative conseguenti al conflitto in Ucraina. Destinatarie del Fondo saranno le piccole e medie imprese (non agricole), con questi requisiti:
Viene introdotto un credito d’imposta del 28% per le spese sostenute - al netto dell’Iva - nel primo trimestre 2022 per l’acquisto da parte degli autotrasportatori del gasolio utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.
La misura è articolata in questo modo:
È nuovo invece l’intervento sulla riduzione al 5 per cento dell’aliquota Iva sul gas naturale per autotrazione.
Molto importante l’intervento, con ben 3 miliardi di euro al fine di sostenere le imprese che, dopo aver vinto appalti pubblici, si sono trovate importanti rincari delle materie prime.
Per quanto riguarda invece le garanzie in favore delle imprese è stato previsto che, previa autorizzazione della Commissione Europea, SACE S.p.A. può “concedere, sino al 31 dicembre 2022, garanzie in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese che debbano fronteggiare esigenze di liquidità riconducibili alle conseguenze economiche negative derivanti dalla crisi ucraina, ivi compresa la necessità di aprire credito a supporto delle importazioni di materie prime o fattori di produzione la cui catena di approvvigionamento sia stata interrotta o abbia subito rincari.” (fonte Palazzo Chigi)
Per gli investimenti in beni immateriali 4.0 e formazione sono state introdotte novità sul credito d’imposta: nel primo caso l’aliquota del credito d’imposta passa dal 20% al 50%. Durata della misura è fino 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 ma con il vincolo che sia stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni.
Per la formazione 4.0, invece, le aliquote del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50 al 70% (per le piccole imprese) e dal 40 al 50% (per le medie imprese).
Primo intervento molto atteso è la proroga fino all’8 luglio del taglio delle accise sul carburante.
Per le imprese viene inoltre previsto un rafforzamento del credito d’importa così suddiviso:
Vi sono nuovi interventi per semplificate le procedure di autorizzazione all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Vengono introdotte anche misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo (pensiamo in particolare all’agrovoltaico) e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti.
In via emergenziale sono state previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.
Viene stabilito che la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Questo era un intervento su cui la stessa CNA aveva insistito molto durante la sua interlocuzione con il Governo.