Il 4 maggio 2022 aprirà il bando “Investimenti sostenibili 4.0”, la nuova iniziativa di Invitalia destinata alle micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale per incentiva la transizione ecologica attraverso investimenti che puntano alla sostenibilità ambientale delle attività.
L’iniziativa è una misura a sostegno di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili.
La crisi energetica che stiamo vivendo e la passata crisi pandemica hanno reso sempre più imminente un’accelerazione sulla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, sempre più in ambito sostenibile.
Per questo programma d’investimento le micro e le piccole aziende del Veneto avranno un contributo massimo fino al 35% del costo del progetto, mentre per le imprese di medie dimensione il contributo scende al 25%.
le spese ammissibili non devono essere inferiori complessivamente a 1 milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.
Di seguito troverete tutte le indicazioni più specifiche
Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione.
È necessario:
Gli incentivi finanziano programmi per la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0.
Tra i progetti avranno priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso.
Proprio seguendo questo obbiettivo i programmi devono puntare:
Il bando si rivolge ad attività che rientrano nel settore manifatturiero (Ateco 2007) e dei servizi alle imprese.
Per il settore manifatturiero sono escluse le attività al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, secondo quanto previsto dall’art.13 del Regolamento GBER. Sono esclusi anche i programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).
Tra le spese che sono ammissibili per ricevere il contributo vi sono:
Inoltre, aspetto non da sottovalutare, per tali progetti sono ammissibili anche le spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica dell’unità produttiva al fine di migliorarne l’efficientamento energetico. Queste spese devono essere nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.
I programmi per essere ammessi a tali agevolazioni devono possedere i seguenti requisiti:
Nel caso di programmi di investimento da realizzare nella regione Veneto, le spese ammissibili non devono essere inferiori complessivamente a 1 milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.
Per maggiori informazioni e per avere un consulto sul programma di riqualificazione energetica più in linea con te tue esigenze contattate l’area HSE di CNA Veneto Ovest
ambiente@cnavenetovest.it